lunedì 14 luglio 2008

PRESENTAZIONE

Pietro ferramola, pittore autodidatta. Dopo un'esperienza iniziata nel 1970 nell'ambito dell'astratto figurato, ma soprattutto nell'espressionismo astratto (due sue opere sono state acquisite nel 1972 da Luigi Bandera fondatore dell'omonimo museo d'arte della città di Busto Arsizio nella provincia di Varese) condividendo la corrente di Paul Jackson Pollock, decide di dedicarsi definitivamente al surrealismo che la critica ha definito fantastico nel 1973, avendo come ispirazione il genio di ROGER DEAN.
Le sue opere rappresentano paesaggi fantastici in coerenza tra il fantasy e la new age. Le sue immagini sono caratterizzate da atmosfere suggestive che riflettono stati d'animo da rasentare emotività che il Ferramola si diverte a definire "enteogeniche" al punto che nel 2006 ha sentito il bisogno di amplificarle, avendo semplicemente l'eccezzionale idea di creare "un'anima" alle proprie opere, usando pigmenti fluorescenti che dopo essersi "caricati" di luce, si accendono nel buio totale come dei veri e propri abat-jours obbligando chiunque li veda a rendersi complice dei suoi stessi tuffi emotivi.

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